Sul terrificante NAUFRAGIO di MIGRANTI del 18 e 19 aprile io mi sento di proporre una riflessione silenziosa. L'ultimo libro dello storico di fama internazionale Franco Cardini mi aiuta a meditare su questa tragedia e sui temi ad essa associati, le sue origini, le sue conseguenze. Anche sulle responsabilità.
Può essere utile. L'introduzione chiarificatrice è seguita da brevi brani, scritti a partire dal 19 gennaio 2014.
lunedì 20 aprile 2015
mercoledì 8 aprile 2015
Lo strano mondo dei sottotitoli pubblicitari
... E scemo io, che ho immaginato si trattasse di un bambino
indifeso che trovava qualcuno che lo aiutasse. No! Il giovane Alex non
corrisponde a questa idea. Anzi, è lui che aiuta gli adulti - pochi -
della sua vita. Per fortuna c'è la seconda di copertina: una pubblicità più ragionata che poi mi spinge a comprare il volume. Per fortuna davvero, perché
anche i commenti che si trovavano sul retro del libro mi confondevano (a meno che non si possa dare del "tenero" a un protagonista
quasi anaffettivo). Le copertine a volte sono un ostacolo per la letteratura.
Questa volta non parlerò di una novità ma di un libro uscito
un sacco di tempo fa: Lo strano mondo di
Alex Woods, di G. Extence, che Garzanti ha già pubblicato in “economica” (€ 9.90). Mi
era piaciuto appena uscito e mi è parso adatto a questo momento. Il
libro è fitto di stimoli, quasi troppi – capisco l’autore: è il suo esordio! -
e tranquilli perché non intendo elencarli tutti. Tuttavia la prima cosa che vi
dico è da libraio ingenuo: io presi in mano questo libro dopo aver letto il sottotitolo, e sulla terza di copertina (guardate le foto sopra) c’era scritto
quel che volevo leggere. Peccato però: il libro è diverso! Ma alla grande! E mentre andavo avanti nella lettura mi dicevo che questo
equivoco, fino a un decennio fa piuttosto raro, sta diventando troppo
frequente; lo “cercano” molti editori, e non
va bene. Preferiscono rischiare di essere sbugiardati dal contenuto. Sembra che qualcuno dello staff non legga ciò di cui confeziona la copertina.
Dove andiamo a parare? Il contenitore tradisce il contenuto,
e, nel caso dei libri la pubblicità in copertina tradisce il consumatore
frettoloso. La fretta non va punita con la presa per i fondelli. Perché a fine
libro, a me è parsa una presa per i fondelli. Ma io intravedo anche un movente
più crudele: “Il libro è un idea regalo e non viene letto”. Ed ecco spiegato il
post: il libro E’ BELLISSIMO!!! quindi proverò a fargli giustizia, e mi pare il
momento giusto, 2 anni dopo l’uscita, perché almeno siamo intorno all’anniversario
della morte di Kurt Vonnegut, che è un personaggio di questa trama.
Inizio dicendo che la storia è ambientata nel Somerset, UK,
e poi vado subito a smontare il commento pubblicitario n.1: io e i miei amici
NON VORREMMO avere come compagno di viaggio Alex Woods. Il bello del protagonista è che si rende antipatico: saccente fino al midollo, ipercritico,
pignolo e – come si dice oggi? POCO EMPATICO (non gliene frega granché del
resto del genere umano, per un motivo o per l’altro).
Però: AMA LA LETTURA, e così capiamo qualcosa di ciò che ci
affascinerà di lui:
- pag. 67: … leggere, al contrario, non mi faceva mai sentire
un invalido, e scoprii che il silenzio e la concentrazione contribuivano a
ridimensionare il numero delle crisi giornaliere.
- 69 Con un libro in mano non mi sentivo più imprigionato in
un mondo minuscolo. Non mi sentivo più legato al letto e
all’appartamento-cubicolo.
Smentisco senza timore anche il commento n.2: la storia NON è commovente. È divertente e
sorprendente, contiene una formazione, quella di Alex, travestita da “avventura
di un antieroe” – vedi il finale nella clinica in Svizzera - e, infine, è quasi
del tutto facile da seguire. E poi: TENERO? Senza mai una smanceria, Alex è più vero di
tutti, ma NON TENERO. Diciamo “tiepido”; oppure, se freddo, lo si può scaldare
entrando nel cervello di Alex; Isaac Peterson ed Ellie sono altri personaggi molto
chiusi e cocciuti. Credo che un possibile intento di Extence fosse “non siate
chiusi, non siate cocciuti”. Mi piacciono i tre personaggi.
Come
stimolo ad acquistare il libro io avrei usato questa frase che, strano a dirsi,
è in esso contenuta:
- 68 "Questa storia ci ricorda che anche gli eventi
statisticamente più improbabili possono accadere…"
Vi parlo di questo libro perché Alex e Isaac hanno qualcosa
da dare. Isaac è un anziano americano trapiantato in Inghilterra. Ha fatto il
Vietnam e ora le sue occupazioni principali sono scrivere ai condannati a morte
negli USA e coltivare marijuana. Alex è un ragazzino che da bambino viene
colpito da un meteorite e diventa epilettico. Vive con la freak madre-elfo Rowena.
Non conosce suo padre. Ama la fisica e, per ovvie ragioni, l’astronomia. Questo
vi sembra poco? Aggiungo che i due avranno a che fare con l’eutanasia e… Vi
consiglio di leggere il libro. Anche perché, se sarete attenti, troverete un
terzo protagonista: Vonnegut.
Questo autore USA è tornato di moda in Italia appena morto
(10 aprile 2007), e il terzo giorno è rimorto secondo le scritture: già
introvabili Cronosisma e La colazione dei campioni. Non c’è da
ricavare molto a riparlare di lui, a
quanto pare. Secondo me non è così: vicino all’Occidente si addensa la rabbia,
si minacciano attacchi, ai quali seguiranno reazioni. Leggere autori pacifisti
come Vonnegut- che partecipò alla seconda guerra mondiale – non è esercizio
inutile, perché c’è reazione e reazione.
Se leggerete Lo
strano mondo di Alex Woods, parteciperete gratuitamente a un seminario su
Vonnegut, capirete quanto l’Alex di Extence assomigli a Billy Pilgrim di Vonnegut e vi verrà voglia
di leggere il suo capolavoro Mattatoio
n°5. K.V. vide la distruzione di Dresda – si diceva fosse la Firenze
dell’Elba – riparandosi nella grotta di un mattatoio. Egli, soldato americano, ha
assistito alla devastazione ragionata
di cui erano capaci gli Alleati.”Avevamo fatto peggio di loro” (dei nazisti).
Ringrazio Extence perché mi ha fatto riflettere sull’“integralismo
in amicizia”, e perché – tra elogio della diversità, antimilitarismo e dolce
morte -mi ha fatto venire la tentazione di fare il moralista, tentazione alla
quale mi sono arreso solo all’ultima riga del post:
- pag. 94: La paura distorce il mondo. Vede demoni dove ci
sono soltanto ombre.
P.S. Per mia fortuna, sono andato oltre la pubblicità in copertina (è uno dei libri che ho regalato di più).
(la traduzione della copia che ho letto io è di Letizia Sacchini)
(la traduzione della copia che ho letto io è di Letizia Sacchini)
Iscriviti a:
Post (Atom)